FENOMENI CADAVERICI
• Fenomeni immediati
Mancanza di respiro, di attività cardiaca, perdita di coscienza etc. non sono accertamenti sicuri di morte.
• Fenomeni abiotici precoci
-Raffreddamento (algor): con la morte cessano i meccanismi di produzione endogena del calore e la temperatura va ad equilibrarsi con quella dell’ambiente.
-Rigidità (rigor): c’è un iniziale rilassamento e poi comincia una contrattura che interessa tutti i muscoli. Inizia a livello facciale e progredisce in direzione cranio-caudale. È dovuta alla formazione di legami molto forti tra actina e miosina per la deplezione di ATP.
-Macchie ipostatiche (livor): il cuore è fermo e il sangue si deposita nelle parti più declivi formando macchie rosso-violacee (perché non c’è più ossigeno).
E’ importante il fenomeno della migrazione, se il corpo viene spostato (entro le prime 12-14h), la colonna ematica migra. •Fenomeni trasformativi
Putrefazione (+freq): decomposizione dei tessuti ad opera dei microrganismi residenti nell’organismo.
Si sviluppa in 4 fasi:
1. Cromatica – si forma una macchia verde nel quadrante addominale inferiore di destra (zona della valvola ilececale dove c’è la maggior concentrazione di germi).
2. Enfisematosa – vengono prodotti gas che conferiscono al cadavere un aspetto gigantesco, tutte le zone che contengono aria di gonfiano e la pelle crepita.
3. Colliquativa – i tessuti si sciolgono, possono trovarsi larve e mosche, l’odore è fetido.
4. Riduzione scheletrica.
Mummificazione: processo di liofilizzazione che permette una conservazione quasi perfetta dei tessuti, avviene in climi aridi.
Corificazione: simile alla precedente ma avviene in climi umidi.
Saponificazione: dovuta alla mutazione dei grassi, consistenza simile al sapone di Marsiglia, avviene sott’acqua.
L’Uomo venuto dal ghiaccio, Ötzi – Museo Archeologico dell’Alto Adige.
Esempio di processo di corificazione. ☠️