Influenza e vaccino

L’influenza è una malattia infettiva acuta e contagiosa che colpisce le vie respiratorie superiori e inferiori, provocata da virus della famiglia Orthomyxoviridae. Si tratta di un’infezione stagionale che colpisce prevalentemente durante i mesi invernali.

È facilmente trasmessa per via aerea, tramite le goccioline di saliva emesse con colpi di tosse e starnuti. Il virus si trova anche sulle mani delle persone malate e quindi sulle superfici che hanno toccato.

Il contagio può avvenire da un giorno prima della comparsa dei sintomi (periodo di incubazione) fino a cinque-sette giorni dopo.

[Spesso vengono erroneamente chiamate “influenza” diverse altre affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica che virale, che si presentano con sintomi molto simili e nello stesso periodo dell’anno.]

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I sintomi tipici sono:

  • febbre alta e improvvisa
  • brividi
  • tosse
  • mal di testa
  • mal di gola
  • congestione nasale
  • dolori muscolari
  • stanchezza
  • perdita di appetito

Nei bambini si possono verificare anche episodi di vomito e diarrea.

In genere l’influenza ha un decorso favorevole e guarisce spontaneamente nell’arco di una settimana, tuttavia in alcuni casi può provocare complicanze come la polmonite e il peggioramento di malattie croniche (asma, cardiopatie o diabete). Attenzione in particolare quando i sintomi tendono a durare troppo a lungo, oppure quando la temperatura elevata non scende neanche dopo l’uso di antipiretici.

Per questo motivo, specialmente nelle categorie a rischio quali anziani a partire dai 65 anni e persone immuno-compromesse, è raccomanda la vaccinazione, che resta il metodo di prevenzione più valido e sicuro oltre alle buone abitudini alimentari e igieniche.

I virus dell’influenza hanno la caratteristica di mutare spesso, per questo motivo la composizione del vaccino cambia annualmente per garantire protezione contro i ceppi più diffusi.

Il momento migliore per vaccinarsi, nel nostro Paese è tra la metà di ottobre e la metà di dicembre in modo che l’organismo abbia il tempo di sviluppare nuovi anticorpi pronti per il periodo in cui si avrà il picco epidemico (gennaio/febbraio).

[L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione annuale per:

  • soggetti oltre 65 anni di età
  • persone cui è stata diagnosticata una patologia cronica da oltre 6 mesi
  • badanti (che accudiscono anziani o disabili)
  • altri gruppi, come donne in gravidanza, operatori sanitari, addetti ai servizi essenziali per la società. ]

Per la diagnosi è sufficiente la visita del medico di famiglia.

Il trattamento consiste in un periodo di riposo a letto e nel reintegro dei liquidi persi a causa della sudorazione. Il ricorso ai farmaci ha come unico scopo quello di alleviare i sintomi, perciò deve limitarsi ad analgesici (per cefalea e dolori osteoarticolari) e antipiretici (per abbassare la febbre).

Gli antibiotici non hanno alcun effetto nei confronti dei virus, per questo motivo vanno utilizzati solo su indicazione medica nel sospetto di sovra infezioni batteriche.

Si calcola che ogni anno l’influenza colpisca il 5-10 per cento della popolazione adulta e il 20-30 per cento dei bambini, mentre le complicanze portano a 250-500mila morti all’anno a livello mondiale.

Ulteriori informazioni >> sito del Ministero della Salute

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